Scritto da Andrea Griffa – 17 Settembre 2005 11:49


La giornata di caccia inizia la mattina presto e si apre con un lungo viaggio che dal Kansas ci deve portare fino nella parte nord-occidentale del Texas e specificamente a Childress, il nostro target, non lontano da Lawton e dal confine sud occidentale dell’oklahoma; un viaggio segnato da un controllo di routine della polizia autostradale dell’Oklahoma e le sue maniere molto rigide.
Lungo la strada per il Texas troviamo diverse carovane di cacciatori che si stanno dirigendo verso il nostro stesso target.
Abbandonata la carovana di storm chasers, ci fermiamo in una cittadina ed entriamo in un fast food per mangiare. Fuori nel parcheggio troviamo alcuni storm tour che studiavano la situazione con tutta tranquillità. Il satellite mostrava che la convezione era iniziata circa una sessantina di kilometri a sud di noi ma c’era ancora una piccola inversione che entro poco tempo sarebbe stata spezzata. Noi decidiamo che è tempo di partire ed affrettarsi: dopo pochi minuti di viaggio, osservando il satellite, comincia a svilupparsi un cumulo più grande e più densamente bianco degli altri capendo in tal modi che dobbiamo affrettarci.
Da questo momento inizia una corsa sfrenata verso il target: la chance migliore per tagliare più strada possibile è quella di imboccare una strada sterrata e polverosa: uno storm tour e i suoi furgoni si buttano a capofitto alzando nuvole di polvere; io e Fabio siamo in dubbio poichè studiando il GPS la strada appare sterrata per gran parte del suo percorso ma decidiamo di affrontarla anche noi.

Più ci avviciniamo alla struttra maestosa della supercella più affondano il pedale dell’acceleratore…A tratti sembra di essere nel film “Twister”.
Giunti nelle vicinanze della città di Paducha abbiamo una posizione con più visibilità e siamo pronti ad affrontare il temporale.
Giunti in prossimità della base il Baron system ci segnala un mesociclone particolarmente shearato; siamo tra i primi ad arrivare sotto il mesociclone: la struttura comincia a palesarsi; si comincia a notare la circolarità e comincia a condensarsi una evidente wall cloud rotante che crea uno scalino estremamente netto e definito: più passa il tempo, più la base del meso si fa circolare e striata.

Lo storm motion segue una direzione WNW-ESE e fortunatamente riusciamo a seguire il meso facendo un zig-zag di strade affrontando altri percorsi sterrati tra le mucche e i prati.
Giunti nelle vicinanze di Truscott troviamo un buon punto di osservazione e ci fermiamo ai lati della strada: ebbene sul ciglio di quest ultima sono parcheggiate decine e decine di auto di altri cacciatori come noi…La situazione è quasi paradossale: sembra quasi di assistere ad uno spettacolo con innumerevoli spettatori, da non crederci.


Un’auto “comune”, che per caso si trovava a passare da quelle parti, si ferma di fronte a me e una dei passeggeri mi domanda perchè siamo tutti fermi ad osservare e fotografare “quella nuvola”: io le rispondo: “siamo tutti dei cacciatori di temporali; quella è una wall cloud e fra poco probabilmente si formerà il tornado; vi consiglio di scappare verso sud”. Questi mi guardano terrorizzati e scappano verso la direzione consigliata: una scena da film in tutti i sensi.
Dietro di noi è parcheggiato anche il Doppler on Wheels(DOW), il famoso camion del Team di Jhoshua Wurman che trasporta un radar doppler mobile rilevando i dati provenienti dalle supercelle e dai tornado. Questo è indubbiamente un bel segno, dal momento che il doppler sta sempre nelle zone “calde”.

Oltre al doppler è presente anche il “veicolo di attacco al tornado” una macchina corazzata che si pone lo scopo di entrare nei tornado e di effettuare delle misurazioni.
La wall cloud continua il suo ciclo di condensazione quando improvvisamente appare alla sua base un ulteriore abbassamento di stampo cilindrico che sembra toccare il suolo: siamo troppo lontani per stabilire se abbia toccato il suolo o meno. Ora dopo avere consultato siti di altri cacciatori abbiamo constatato che si è trattato di un tornado debole e di breve durata senza funnel.
Il meso si avvicina e arriva il momento di spostarsi più a sud e continuare l’osservazione: decidiamo di spostarci in quella direzione. Come noi fanno anche le altre 50 e passa vetture compresi il doppler e il veicolo di attacco al tornado.
Spostatici più a sud il mesociclone comincia ad assumere una circolarità magnifica; parlo con alcuni cacciatori inglesi e americani che mi dicono di essere tutti estasiati.

Uno degli elementi di nota e di eccezionalità è costituito dalla presenza di un vento di inflow incredibilmente forte: tanto intenso che quasi non si riusciva a stare in piedi. Un cacciatore ha misurato raffiche di inflow di circa 100km/h: e ribadisco che sto prlando di inflow, signori; ciò significa che la forza di aspirazione di questa supercella era talmente forte da generare venti dal simile calibro.
Le striature circolari danno una connotazione estremamente ciclindrica e talmente regolare che sembrava quasi di stare di fronte ad una classica astronave aliena: non a caso questo tipo di mesocicloni vengono definiti in gergo “mothership”, ovverosia l’astronave madre aliena dei film di fantascienza.


La base è scurissima, minacciosa, contrastata dalla luce che illumina le stiature. Si vede la wall cloud in primo piano ma non si riesce a scorgere al di là di essa; nel frattempo sotto di essa si nota la presenza di un notevole polverone di color marrone-terra; in questo momento sta toccando il suolo il secondo tornado.
Le condizioni di luce sono troppo scure per poterlo fotografare bene da quella posizione, non ci sono altre strade per portarci più vicino.


Intanto le condizioni di luce peggiorano dal momento che si fa sera e la base del meso diventa estremmente oscura e quasi spaventosa; probabilmente l’attività tornadica è ormai esaurita dal momento che si intravvedono raffiche cospicue di grandine che cadono in massa nell’updrfat; il meso si avvicina sempre più a noi e non ci sono più strade che ci consentono di stare paralleli ad esso: non rimane altro da fare che aspettare che il meso ci passi sulla testa e di entrare nel temporale (molto pericoloso) cercando di abbracciare una strada che ci porti fuori per stare nuovamente sulla linea avanzante della supercella e di fronte alla wall cloud. Giunto sulle nostre teste lo spettacolo è grandioso: la forza di aspirazione è incredibile tanto che appena apro la porta della macchina vola via di tutto.

La wall alla base è davvero meravigliosa e spuntano 3 o 4 funnel rotanti in maniera evidente.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è crw_040522-1.jpg


Passato il meso, noi, il doppler e altri cacciatori ci ripariamo di fianco alla strada e aspettiamo che passi il nucleo grandigeno: in breve tempo ci investe una pioggia fittissima e dopo pochi minuti comincia a cadere grandine di grossa taglia sulla macchina, dalle dimensioni di uova, e il core grandigeno ci ha solo sfiorato fortunatamente. Non oso immaginare le dimensioni della grandine sotto il core…
Insieme al DOW ci mettiamo in motto sotto una pioggia pesantissima: la visibilità è ridotta a non più di 5-10 metri. Sulla strada sono caduti i pali della luce a causa delle raffiche di downburst e bisogna effettuare una sorta di slalom tra di essi. Ogni tanto compaiono dei pesanti allagamenti lampo sul percorso…Sembra di trovarsi improvvisamente in mezzo a dei laghi e si prosegue a caso senza sapere dove si stia andando, sperando che la strada sia dritta, sotto lo specchio dell’acqua.
Sbucati di nuovo di fronte alla cella, è ormai notte e notiamo che tutto il sistema si è trasformato in un imponente bow echo con una temibile shelf cloud striata sul bordo avanzante illumintata dai lampi.
Terminata la lunga caccia ci fermiamo al fast food “Dairy Queen” dove incontriamo diversi cacciatori inglesi e australiani tra cui l’amico Jimmy de Guara (autore di australian severe weather).
Ecco immagini radar e satellitari

Immagine satellitare: ecco l’esplosione convettiva della supercella con overshooting top propio sopra la parte sud- occidentale dell’Oklahoma/NW Texas.

Immagine radar presa dal baron system: il rosso indica la Tornado warning del Servizio meteorologico nazionale e è visibile la supercella che sta uncinando con il cerchiolino che indica il mesociclone rotante: una struttura a dir poco stupenda: una High Precipitation supercell in piena regola.

Immagine del radar Nexrad della supercella che uncina in 2 punti diversi

Immagine radar della supercella a Nord-Ovest di Aspermont.


Uncinata ingrandita al radar GR Level3

(TVS)


Andrea Griffa